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Dismissione Pronto soccorso medico-chirurgico ospedale degli Incurabili

Martedì 1 marzo verrà dismesso il Pronto soccorso medico-chirurgico dell'ospedale degli Incurabili. Proseguirà invece regolarmente, all'interno del presidio, l'attività di Pronto soccorso ostetrico-ginecologico. La chiusura del Pronto soccorso medico-chirurgico è stata disposta dalla Legge regionale n.16/2008 e dai successivi decreti del Commissario ad Acta che hanno previsto, tra l'altro, la ristrutturazione della rete ospedaliera mediante azioni di riconversione, riallocazione e/o dismissione, relative anche ad attività di emergenza e di pronto soccorso.

I reparti ed i servizi dell’ospedale degli Incurabili continueranno normalmente tutte le loro attività diagnostiche e terapeutiche, in regime di ricovero ordinario, di day hospital e di day surgery, con potenziamento dell’offerta ambulatoriale all’utenza. Informazioni più dettagliate dei servizi disponibili presso il Presidio potranno essere richieste agli operatori sanitari degli uffici Relazione pubbliche, Accettazione e Cup.

A seguito dell’attuazione del programma di dismissione, il Dipartimento di Medicina Ospedaliera Napoli Ovest dell'Azienda sanitaria, così come specificato nel Piano Attuativo Aziendale, monitorerà l’attività e le prestazioni erogate dall’ospedale degli Incurabili, nell’ottica delle eventuali ricadute in termini di reindirizzo dei pazienti ad altre strutture sanitarie e al fine di rimodularne le potenzialità ricettive. Laddove il monitoraggio della situazione dovesse evidenziare eventi significativi, la Struttura commissariale della Asl Napoli 1 Centro si adopererà subito per l’adozione di azioni migliorative.

 

 

 22 maggio 2009 è stata riaperta la Porta dell’ex convento delle Canonichesse Lateranensi, denominato Regina Coeli.
Attraverso tale porta, ogni giorno Giovanna Antida e le sue suore passavano per recarsi presso l’Ospedale degli Incurabili, dove erano ricoverati 1200 malati militari e civili, bisognosi di cure e d’amore
Momenti della giornata:
-apertura della porta dell’Ospedale
-taglio del nastro da parte della Superiora provinciale
-scopertura della targa commemorativa
-breve intervento della d.ssa M.Grazia Falciatore e di Don Luigi Stradella
-pellegrinaggio dall’Ospedale al Duomo e scopertura del busto in argento della Santa
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Giovanna Antida Thouret, nata il 27/11/1765 a Sancy le Long in Francia da una famiglia contadina, a 22 anni entrò nelle Figlie della Carità, una Congregazione al servizio dei poveri fondata da San Vincenzo de’ Paoli.
Nel 1810, era a Besancon con altre giovani suore, quando ricevette da Gioacchino Murat la proposta di venire a Napoli con altre religiose per occuparsi dell’Ospedale degli Incurabili. Giovanna Antida accolse l’invito, impiantò a Napoli un modello di vita apostolica nello stile Vincenziano, fino ad allora sconosciuto nel Regno: religiose senza grata ed istruite al servizio dei poveri, dei malati e dei ragazzi di strada, ed operò così come già aveva operato in Francia.
La Famiglia religiosa di Santa Giovanna divenne un grande albero ed i suoi rami si estesero in 28 Paesi al mondo

 

Responsabili Certificatori

Nome dott. Paolo Bellis
Telefono 081.254 2729
mail loretomare.medint@tiscali.it


Nome dott. Antonio Correra
Telefono 081.254 2621
mail acorrera@napoli.com


Nome dott. Tito d'Errico
Telefono 081.254 9496 mercoledi
081.254 9456 tutti gli altri giorni
mail medinternaincurabili@alice.it


Nome dott.ssa Patrizia Forgione
Telefono 081.254 2090
mail derma.ascalesi@fastnetweb.it


Nome dott. Francesco Giannattasio
Telefono 081.254 9456
mail francesco.giannattasio@alice.it

 

 

L’ agonia dell’ ospedale Incurabili volge al termine.

L’ agonia dell’ ospedale Santa Maria del popolo degli incurabili si sta portando a termine. Oggi 29 dicembre 2011 è iniziato il “cambio della guardia” con la destituzione del direttore Sanitario Prof. De Paola luigi, il quale si è impegnato nel rivalutare l’ ospedale attraverso la conoscenza delle bellezze architettoniche e culturali al fine  di poter far riemergere all’ antico lustro il nosocomio affiancandosi, per questo , all’ attuale Responsabile del museo , cosi non è stato , come ci si augurava, rivelandosi invece , la cosa deleteria per  lo stesso De Paola L. e dell ‘ ospedale tutto. Denunciamo tale usurpazione nei confronti della disponibilità data per il benessere dell’ ospedale subita dal Prof. De Paola e quindi dall’ ospedale.

Gli enti preposti sono riusciti , dopo più di 500 anni , a portare a termine un progetto che vede la trasformazione del nosocomio in una area museale, per la quale , con destrezza, ci è riuscito il Responsabile attuale del nuovo museo, nato grazie a fondi , che si dice essere stati devoluti dal medesimo responsabile, il quale con l’ appoggio del nuovo Commissario  Generale è riuscito a trovare un ‘ intesa nello sviluppare il progetto, dimenticandosi gli stessi , che esistono specializzazioni mediche e diagnostiche di prevenzione di alto rilievo e progetti innovativi , messi in disparte. Fondi comunitari sono stati devoluti per la riqualificazione della Farmacia storica e del Museo, tutto questo a discapito , in primis, dei cittadini che hanno dimostrato gratitudine vedasi le lettere e le targhe di riconoscenza da loro lasciate, ai quali viene  a mancare un punto di riferimento quale l’ ospedale medesimo e che è nato grazie alle Opere Pie per dare aiuto ai cittadini bisognevoli di cure.

Andrà a discapito del personale , il quale , è stato sempre disponibile ed amorevole nell’ assistere i pazienti, la chiusura andrà a discapito , della storia della medicina napoletana, innovativa nell’ epoca in cui è sorto questo nosocomio. Ricordando il contributo di grandi medici con le loro scoperte ed innovazioni riconosciute in tutto il mondo.

Ricordando che è un luogo religioso, “sacro” che ha dato ben 33 tra  Beati e “medici santi”, non vuole essere una retorica , ma un luogo di cosi alto valore medico, storico e religioso, esso deve riavere il suo splendore e ridare lustro alla struttura e speranza agli ammalati che vi si affidano, continuando con quei valori trasmessi dalla fondatrice Maria Longo.

Facciamo appello alla cittadinanza, agli uomini di potere, che intervenghino a sostegno della storia  ma anche del suo futuro.

Il personale tutto che da alcuni anni patisce ed è sofferente delle continue notizie della chiusura dell’ ospedale, non conoscendo il loro destino, vive con grande senso del dovere nel continuare la sua opera.

Facciamo appello alle istituzioni Religiose, essendo questo un luogo Pio

Facciamo appello alla Comunità scientifica, essendo questo un luogo di studi, ricerca e scoperte scientifiche e sede di formazione medica e infermieristica a tutt’ oggi.

Facciamo  un ultimo appello a quelle autorità che hanno usufruito delle cure di questo ospedale conoscendone i meriti.

Oggi siamo noi gli ammalati e chiediamo aiuto al nostro capezzale, con la stessa speranza , lo stesso impegno , la stessa professionalità con cui gli ammalati, per secoli, si sono sempre affidati a noi. Aiutateci a salvare l’ Ospedale Incurabili.

A nome di tutti i dipendenti